L’inserimento in comunità è subordinato ad un contatto con il Servizio inviante o di competenza territoriale. Si richiede al Servizio una relazione sull’utente (psicologica, sociale, famigliare e medica incluse analisi cliniche necessarie per una vita di comunità) e un primo incontro per valutare e programmare l’inserimento.
La richiesta d’ingresso viene condivisa e valutata dall’equipe della Comunità.
Si richiede all’utente almeno un colloquio che permetta di ottenere le informazioni necessarie all’inserimento.
Il primo colloquio ha come obiettivo:
Riteniamo necessario che durante il percorso terapeutico comunitario ci sia un lavoro di rete che coinvolge tutti i Servizi che per ragioni e motivazioni diverse si occupano dell’utente. Ciò avviene attraverso incontri periodici e contatti telefonici al bisogno.
La Comunità si impegna inoltre ad aggiornare il Servizio inviante, attraverso la stesura di una relazione relativa all’andamento e all’evoluzione del percorso terapeutico dell’utente.
I trattamenti farmacologici possono essere previsti sia all’ingresso in comunità (prescritti dallo specialista del Servizio) sia in itinere qualora ne emerga la necessità.
I trattamenti farmacologici sono parte integrante del programma terapeutico.
In comunità è previsto l’inserimento di persone sia in trattamento sostitutivo sia avversivante prevedendo preferibilmente uno scalaggio.
La violazione dell’astinenza comporta, in base agli obiettivi del progetto individuale, la rivalutazione degli stessi o un eventuale trasferimento in un’altra struttura.
La richiesta di reinserimento viene valutata dall’equipe della comunità, avvalendosi dell’approccio motivazionale (in collaborazione col Servizio di appartenenza) e può procedere o un’ulteriore presa in carico da parte della struttura o un invio ad altre risorse.
Il sistema è a budget. I costi sono a carico del sistema sanitario nazionale e non dell’utente. I costi sostenuti dall’ATS non comprendono acquisto di vestiario, spese mediche specialistiche, acquisto di presidi sanitari ( occhiali, protesi odontoiatriche), spese legali, sigarette e altre personali.
L’organizzazione della giornata, l’adesione al programma e alle regole rappresenta un primo livello di impegno. All’interno della Comunità è attivo un laboratorio creativo in cui periodicamente vengono inserite nuove attività. Il laboratorio ha lo scopo di attivare apprendimenti e sperimentare il piacere di imparare e creare. Contemporaneamente permette di essere consapevoli dei tempi e degli spazi che richiede l’attività lavorativa, valutando concreti limiti e capacità.
Altrettanta importanza viene data al tempo libero.
La Comunità garantisce la possibilità di incontri in spazio neutro (presso la sede ubicata in Crema).
Vengono garantiti gli incontri protetti e osservati su richiesta dei Servizi invianti e su prescrizione del Tribunale per i Minorenni.
Durante gli incontri l’operatore presente condivide con il genitore /parenti le osservazioni /criticità emerse.
Nel caso di padri o parenti che si presenteranno alterati o con atteggiamenti non idonei, l’operatore presente avrà facoltà di sospendere l’incontro e ne verrà fatta segnalazione al Servizio di competenza.
Alla famiglia, in quanto elemento importante all’interno del processo di cambiamento, viene proposto di condividere il programma terapeutico.
E’ previsto un incontro mensile, che si terrà ogni terza domenica del mese, con i famigliari significativi.
Sono previsti incontri tra utenti e famigliari con la mediazione degli operatori.
E’ facoltà dell’equipe sospendere gli incontri qualora non ritenuti di supporto al percorso.